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Tutto scorre, tutto cambia, molto probabilmente non sono più la stessa persona di allora. Smile

Deeeeeeeeeep
Deeeeeeeeeeeeep

C’è un allarme che suona, sirena d’emergenza.
In superficie si respira
in profondità si annaspa
e se stessi sbagliando tutto? Magari vivrei meglio.

deeeeeeep deeeeeeep deeeeeep il cicalino strilla acuto. Sott’acqua i suoni si propagano a velocità elevatissime, l’ho scoperto qui nella vasca da bagno spiando i vicini di casa, poco fa, e dev’essere stato il mio caspito di deeeeep a richiamare quei delfini, almeno una dozzina. Credevosperavo fossero squali, pinnacoriacea presagiodibenaltridenti. Poi ho visto quelle teste gonfie goffe buffe che mi annuivano e rispondevano beeeeep beeeeeeep con la B. Credo volessero correggermi, credo stessero ridendo di questo cretino che voleva attirare l’attenzione e sbagliava anche pronuncia.

Qualche anno fa ho visto carte segrete, trop sìcret, un tronco di cono bianchiccio su carta nerolucido, spessa. Non ricordo se erano ecografie d’un aborto o fotogrammi di qualche sonar sottomarino nucleare russo.

Intorno a me niente mare salato
è lattiginosa placenta che ci tiene in vita
sospesi
in attesa delle prime doglie
terremoti/maremoti/placentamoti
in attesa delle prime contrazioni di questa gelatina appiccicosa che chiamiamo vita
in attesa di qualche nuova divinità che ci lecchi il sangue
che ci impicchi con un cordone ombelicale nuovo di zecca
che ci tiri fuori da questo utero rovesciato
da questo inferno
in attesa di tornare a nascere.

Deeeeeeeeep. Beeeeeeeep. Suona l’interfono della camera operatoria. Parto cesareo, niente traumi almeno per ora.

Sognavo. Ieri è nato mio cugino, ha 22 anni in meno di me e ancora non ha un nome. Auguri, piccolo Sagittario