
Tutto scorre, tutto cambia, molto probabilmente non sono più la stessa persona di allora.

Il sutra del loto è un testo buddhista, lunghissimo. C’è chi addirittura lo considera un testo il cui solo titolo è la via imprescindibile per capire l’essenza del Nirvana; sicuramente è un testo bellissimo.
Non l’ho mai letto.
Eppure, oggi ho mangiato un loto e ho sorriso.
L’ho morso, ho guardato il modo in cui la disposizion dei fiori ricorda chiaramente un fiore, ed ho sorriso.
Ho sorriso perché un cachisso napoletano è sicuramente ben diverso dal loto cino-giapponese, eppure l’essenza della mente è la stessa. Uguale l’armonia, la musica, il ritmo.