
Tutto scorre, tutto cambia, molto probabilmente non sono più la stessa persona di allora.

Un roshi è una persona che ha realizzato quella perfetta libertà che costituisce la potenzialità di tutti gli esseri umani. Egli vive libero nella pienezza di tutto il suo essere. Il flusso della sua coscienza non è fatto di strutture fisse e ripetitive come la nostra coscienza egocentrica, ma sorge anzi spontaneo e naturale dalle effettive circostanze del presente. Tutto ciò comporta una vita dalle caratteristiche straordinarie – capacità di rimanere sempre a galla con le proprie risorse, vigore, spontaneità, semplicità, umiltà, serenità, allegria, incredibile perspicacia e incommensurabile compassione. Il suo intero essere attesta che cosa significhi vivere nel presente. Anche senza che si dica o si faccia nulla, l’impatto puro e semplice dell’incontro con una personalità così evoluta può essere sufficiente perché cambi l’intero sistema di vita di una persona […]
Ma in definitiva non è la straordinarietà del maestro a creare nello studente perplessità, curiosità e profondità, anzi è proprio la sua totale ordinarietà. Siccome egli è semplicemente se stesso, funge da specchio per i suoi studenti. Quando stiamo con lui, avvertiamo nitidamente le nostre forze e le nostre debolezze senza alcun senso di approvazione o critica da parte sua. In sua presenza vediamo la nostra faccia originaria, e ciò che vediamo come una cosa tanto straordinaria non è altro che la nostra vera natura. Quando impariamo a lasciar libera la nostra intima natura, i confini tra maestro e discepolo scompaiono in un profondo flusso di essere e di gioia al dischiudersi della mente di Buddha.
Shunryu Suzuki Roshi : Kyoto, 1970
Ci sono molte, molte persone a cui vorrei (e dovrei) dedicare questa frase. Ma soprattutto a te, mi amor
confermo, è proprio così che mi sento col mio maestro, il paranormale diventa normale, l’ordinario diventa sublime canale di espressione. Inizio a capire quanti limiti ci poniamo per paura di veder realizzati i nostri sogni.