
Tutto scorre, tutto cambia, molto probabilmente non sono più la stessa persona di allora.

Un sageo è il nodo che lega la katana all’hakama.
La spada alla vita del suo portatore.
La lama alla mente.
"Appena ti fabbrichi un pensiero … ridici sopra" diceva Lao Tse.
Sarà per questo che ogni volta che torno al mio sageo lo sciolgo?
Un sageo è un nodo complesso, come un nodo marinaio ma con l’eleganza sintetica di un origami.
Un sageo è un nodo bellissimo, da fare e da ammirare.
Un sageo richiede pazienza, molta.
Sembra un nodo assurdo, e invece basta tirare un solo filo per scioglierlo, per annullarlo, come un onda la sabbia.
Un amore è un nodo, un’amicizia è un nodo, una carriera è un nodo, una preoccupazione è un nodo, una paura è un nodo, una conquista è un nodo?
Fare&disfare, la vita è così. Creiamo nodi che il tempo i nemici o noi stessi prima o poi ci sorprenderemo a sciogliere, sfilando con inaspettata semplicità il capo di quello stesso nodo che fino a pochi ideali prima credevamo invincibile.
Fare&disfare, fare&disfare, la vita è così, folle, splendida, inutile e meravigliosa.
Come i mantra di sabbia buddhisthi.
Appena ti fabbrichi un pensiero … ridici sopra.
Appena ti fabbrichi un nodo, scioglilo.
In seiza su un cuscino blu, al centro di un tappeto di alghe marine intriso di risacca, ho ripiegato il fodero viola della mia spada sulla sinistra. Sento il peso della katana sulle ginocchia, tengo gli occhi chiusi nonostante il buio per costringere le dita a guidare la mente e non viceversa. Penso con le dita, ecco. Ho finito, ora la mente è pronta per usare la spada e non viceversa. Mi alzo in piedi, la sinistra stringe il legno laccato del fodero. La lama sibila mentre la sfodero, il colpo vibra nei gomiti, espiro, rinfodero. Tiro un capo del sageo, il nodo ritorno un pezzo di tessuto informe, ora so di poter andare a dormire. Il sageo ha sciolto via tutti i miei demoni, posso dormire e sognare, sorrido.
E così, ogni sera che sento il richiamo di quel fodero di tessuto viola, mormoro il mio mantra invisibile al vuoto.
Libera i tuoi nodi, torna a stringerli, tieni salda la lama alla mente.
Prima o poi ti servirà.
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Complimenti per il sito…
il sageo é un nodo? quello che si vede nella foto é il nodo che assicura la katana all’hakama o un nodo decorativo? quali sono i diversi sistemi di legatura del sageo all’obi? li conosci? anche il senso?
aspetto una tua risposta…grazie
Ciao Francesco! Grazie per i complimenti, ma è un sito sempre “in fieri”, non riesco mai a trovare il tempo per farlo come vorrei. E’ impermanente anche lui!
Dalla precisione lessicale delle tue parole deduco che sei uno yamatologo/marzialista o almeno appassionato di Oriente; ebbene, questo post è stato scritto quando ho iniziato la mia pratica dell’aikido, quando le mie conoscenze sull’argomento erano ANCORA più insignificanti. Era solo un post per commentare le mie prime esperienze di meditazione mentre praticavo a fare e disfare il nodo della katana seduto in seiza. Non voleva essere in nessun modo una guida, eppure oggi è tra i primi risultati su Google con la parola “sageo”; che strano, prima o poi dovrò ri-scriverlo o almeno aggiornarlo.
Mi chiedi cos’è un sageo…che io sappia è il nastro (solitamente di seta) con cui si lega la katana all’obi. Cito da Wikipedia (m’hai fatto venire il dubbio…) :
A sageo(下げ緒) is a cord made of silk or cotton that is used to tie a sword’s saya to the obi of a samurai or ninja in ancient Japan
…ebbene sì, è quello che si vede nella prima foto. L’ho rubata ad un sito americano che spiegava come farlo, basta cercare su Google in inglese e si trova. Altri sistemi di legatura…beh credo dipendano dal ryu a cui si appartiene! Credo anche dipendano da quante spade si portano e se sono da indossare per un’andatura a piedi o a cavallo; e non bisogna dimenticare che a volta il sageo veniva usato anche per tenere ferme le maniche del kimono (tipicamente molto larghe) durante il combattimento o per legare la spada dietro la schiena. Ma qui entriamo in altri discorsi…se ti interessa magari ti linko a qualche libro (saggio e/o romanzo) dove ho trovato informazioni in merito! Ciao e grazie a te per il commento!!
“Un amore è un nodo, un’amicizia è un nodo, una carriera è un nodo, una preoccupazione è un nodo, una paura è un nodo, una conquista è un nodo?”
L’arte di fare e sciogliere i nodi, i pensieri non è affatto semplice. Un libro di Popper si intitola non a caso “Tutta la vita è risolvere problemi”. Da qui al tempo stesso la fatica e il fascino del vivere..
Oltre alla pazienza penso che occorre leggerezza (non accanirsi sui nodi e quindi non complicarli!).
Non so se ho interpretato male il tuo post, considerando il fatto che conosco poco la cultura giapponese.
Comunque complimenti per il sito e per le foto (anche un ché di poetico).